A “JAZZ MEETING” JESPER BODILSEN

"Tgcom incontra il noto contrabbassista"  di Giancarlo Bastianelli

Ospite questa settimana a "Jazz Meeting" un bassista e compositore che si inserisce nel solco dei grandi interpreti del contrabbasso danesi: Jesper Bodilsen che il pubblico italiano conosce per la sua partecipazione al trio di Stefano Bollani. Esce in questi giorni il suo album "Short Stories For Dreamers", pubblicato da "Stunt Records".
Nel 2004 Jesper Bodilsen ha ricevuto il Django d'Or Prize come musicista dell'anno. Suonando per di più con Mr.Taste- ed Thigpen, per più di 10 anni; Jesper Bodilsen ha suonato e registrato anche con altri grandi musicisti come: Joe Lovano, Jeff "Tain" Watts, Lee Koniz, Marc Turner, Gino Vanelli, Phil Woods,Tom Harrel, Joey Calderazzo, Dino Saluzzi John Abercrombie, Enrico Rava, Paul Vertigo, Aldo Romano, Stefano di Battista e Paolo Fresu. 

Ha registrato più di 100 dischi, non solo come musicista, ma, per molti di questi, anche è stato il produttore. Con lui in questo nuovo lavoro troviamo musicisti del calibro di Ulf Wakenius alle chitarre, il trombettista Peter Asplund e Severi Pyysalo al vibrafono e alla melodica. "Suonare con questi musicisti - dice Bodilsen -, è stato un piacere perché oltre ad essere bravi nel loro lavoro, condividono il mio modo di suonare ma anche di comporre, dal momento che io mi sento un musicista ma anche un compositore. Posso considerare questo mio nuovo album un discorso che prosegue e si evolve con l'aiuto importantissimo di chi suona con me". 

Inscindibile per tra il connubio musica immagine...
Direi di si, dal momento che il progetto nasce proprio dal mio amore per l'immagine associata al suono; il mio scopo è quello di dare se possibile delle suggestioni a chi ascolta il disco. E' la musica con le sue note a richiamare sensazioni e suscitare emozioni nel pubblico; ascoltando la musica come una serie di quadri o poesie, ogni parte sembra integrata nel tutto. 

Con Stefano Bollani avete realizzato "Stone in the water" accolto positivamente dal pubblico e dalla critica...
Si, l'incontro con Stefano è stato importante ed ha permesso di potermi raffrontare con lui in un progetto internazionale come “Stone in the Water", che è il terzo disco complessivamente realizzato con lui e Morten Lund . Anche i concerti che abbiamo fatto ci hanno dato ottime risposte da parte del pubblico. Ora spero di poter portare in Italia quanto prima anche esibizioni dal vivo, per promuovere il mio lavoro "Short Stories For Dreamers".