Una nuova recensione di Acouspace Plus - TID

Prendetevi del tempo (“Tid” in danese) e possibilmente anche dello spazio (anche quello immaginario, garantito dall’isolamento di un buon paio di cuffie, può andar bene) e disponetevi all’ascolto. Il quartetto formato da Jesper Bodilsen al contrabbasso (è lui il cuore pulsante del trio ‘nordico’ di Stefano Bollani), Claus Waidtløw e Joakim Milder ai sax e Spejderrobot all’elettronica, richiede attenzione, ma non perché la sua musica suoni ostica o pretenziosa, semplicemente perché, fin dalle prime note, “Snowland” avvolge in un universo acustico sinuoso, curvilineo, in questo favorito dall’assenza di strumenti percussivi e anche del pianoforte. La discendenza più immediata è quella con i gruppi di Jimmy Giuffre, il trio dei dischi Verve, “Fusion” e “Thesis” insieme a Steve Swallow e Paul Bley: in comune la libertà espressiva – che non sfocia mai nel caos, nemmeno organizzato – e l’attenzione alla melodia; in aggiunta una leggerezza quasi onirica, una luminosità caratteristica di certe sere da quelle parti lassù al nord. Una delle (molto) piacevoli sorprese di quest’anno jazzistico. (Danilo Di Termini)